Che cos’è il Programma Baby Signs®?
E’ un programma di comunicazione gestuale sempre in accompagnamento alla parola. L’obiettivo è permettere ai bambini di comunicare i loro bisogni, desideri, interessi e perfino gli stati d’animo ai genitori o a chi si prende cura di loro, prima che abbiano a disposizione le parole per poterlo fare. In che modo? Semplicemente utilizzando i segni. I segni sono dei gesti manuali che rappresentano e trasmettono un significato ben preciso, come ad esempio “latte”, “mangiare” o “ancora”. Nato negli Stati Uniti all’inizio degli anni ottanta, il Programma Baby Signs® si rivolge a tutti i bambini da 0 ai 24 mesi, orientativamente.
Perchè proporre i segni ai bambini molto piccoli?
Perché per i bambini usare la gestualità è un fatto profondamente naturale! I segni sono accolti e prodotti con facilità proprio perché la gestualità è protagonisti, insieme ad altro, del primo sviluppo comunicativo. Prima ancora di saper articolare i singoli fonemi per costituire le prime parole i bambini veicolano i loro atti comunicativi con la gestualità: indicando, per esempio, ciò che li attrae e ciò che desiderano; porgendo la mano aperta ai loro genitori per chiedere qualcosa.
Nel tempo i messaggi che affidano ai segni sono molto chiari e precisi, proprio come le parole. E’ l’esempio di battere le mani per “bravo” , “ciao ciao” (muovono la manina per commentare che qualcuno è uscito), “più” (allargano le braccia per commentare che qualcosa è finito). E’ proprio su questa capacità naturale che pone le basi il Programma Baby Signs®: proponendo altri semplici segni (come “basta”, “pane”, “arrabbiato”..,) il bambino avrà la possibilità di esprimere efficacemente un desiderio, uno stato d’animo, un bisogno molto tempo prima di poter affidare queste necessità alle parole.
Quali sono i benefici del Programma Baby Signs®?
Le ricerche accademiche condotte all’Università della California a Davis, e finanziate dal National Institute of Health che hanno validato l’efficacia del programma, dicono che l’inserimento, l’esposizione e l’uso del segno produce benefici socio-affettivi perché riduce la frustrazione derivante da reciproche incomprensioni, rafforza il legame genitore-bambino, favorisce l’autoregolazione comportamento e delle emozioni.
E il linguaggio verbale? Viene supportato e potenziato. Affidiamo questa risposta alla scienza sapendo che oltre questo c’è molto di più: a 24 mesi, i bambini del gruppo Baby Signs® hanno un vocabolario (sia in comprensione che in produzione), nella media per i 27/28 mesi di età. Ciò rappresenta un vantaggio di oltre tre mesi rispetto al gruppo di controllo Non- Baby Signs®.